IL CORAGGIO DI PROPORRE: vecchi problemi visti con occhi nuovi portano soluzioni rivoluzionarie


Massimo, un nuovo amico di Triveneta Impianti, ha un’officina vicino a noi, in provincia di Verona e da qualche mese a questa parte ha ampliato l’organico della sua azienda assumendo tre piegatori.

Dopo essersi tutti avviati ai ritmi del lavoro di operatori della lamiera, uno dei suoi nuovi ragazzi, un giovane poco più che ventenne, finito a lavorare alla piegatrice n°1, si è ben presto rivelato una risorsa intelligente e sveglia dall’occhio arguto e il cervello scaltro.

Questo nuovo lamierista, Alberto, da considerarsi quasi una new entry nel mondo lavorativo alle presse piegatrici, osservando il modo di procedere degli altri colleghi ha notato che viene sprecata una montagna, anzi, macché montagna, una catena montuosa intera di tempo nell’attrezzaggio e nella regolazione dei dispositivi di sicurezza.

Il giovane, non subito si è sentito di far presente la sua intuizione; sarà sicuramente stata colpa della sua poca esperienza nel mondo delle officine e dell’insicurezza data da questo fatto.


Ma in realtà occhi nuovi fanno nascere pensieri nuovi e con essi nuove prospettive e soluzioni.


Ad un certo punto, il ragazzo per evidenziare questo metodo lavorativo che lui considerava poco ottimizzato pensò di condividere il suo pensiero almeno con gli altri “nuovi arrivati” per vedere se anche loro pensavano o no che ci doveva essere un modo per impiegare meno tempo nel processo di piegatura senza badare per così tanti minuti e così tanto spesso all’attrezzaggio e alla regolazione dei dispositivi di sicurezza.

Il confronto non diede frutti: “Lascia perdere, si lavora così in questa azienda e nello stesso modo in mille altre.”


E ancora una volta si sente riecheggiare la solita odiosa cantilena:
“SI È SEMPRE FATTO COSÌ E COSÌ CONTINUIAMO”


Sbagliato!
E Alberto, nonostante sia stato scoraggiato dai colleghi più esperti a far presente la sua intuizione, dopo qualche giorno, anche se un po’ imbarazzato, va dal capo officina perché sente di poter fare qualcosa di veramente utile per quella che ormai è la sua azienda.

Massimo, il capo officina che lo ha assunto, ha effettivamente ascoltato quale problema il suo più giovane lamierista aveva da far presente, senza negarlo, ma anche senza agire concretamente.

Alberto allora pensa di spingere Massimo ancora un po’ e, come ogni ragazzo che si possa definire tale, si è messo davanti a Google.
Pensando a come rimediare e ridurre gli sprechi di tempo, si è anche reso conto di avere montato sulla sua pressa piegatrice un sistema di sicurezza inaffidabile, oltre che con un difficile settaggio.

E poi, eccola: la soluzione concreta da proporre al capo.

Il ragazzo il giorno dopo si siede con Massimo e su Google, come la sera precedente, scrive "sicurezza su presso piegatrici" e li vede noi: Triveneta Impianti.



Una telefonata, una foto, una data per l’intervento ed il gioco è fatto.

Il problema della sicurezza sulla macchina è stato risolto con un retrofit dei dispositivi laser installando il nostro Kit Fast Bend Synchro (leggi l'articolo VECCHIE PIEGATRICI SINCRONIZZATE e NORME ATTUALI vanno d'accordo?che risolve contemporaneamente anche il problema di regolazione dei dispositivi di sicurezza, grazie alle nostre staffature manuali che vanno regolate solo alzate e abbassate in funzione dell’altezza dell’utensile, ma soprattutto che una volta settate e regolate garantiscono la ripetitività della posizione.



Aggiungiamoci anche la comodità di avere tutti i comandi a portata di mano per merito del nostro pulpito
e possiamo dire che Alberto ha salvato il (suo) mondo
da sprechi di tempo (e denaro quindi) e dal pericolo di infortunio!




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